Giovanni
De Filippis
Prode marinaio salernitano,
nacque nel rione Fornelle da famiglia di
ignoti.
Allo scoppio della guerra libica contro i turchi
oscuro operaio lasciò l'officina
e partì sulla regia nave
"Napoli".
Nello sbarco di Bengasi (19 ottobre 1911)
nell'attacco alla baionetta,
colto da piombo nemico,
cadde ferito a morte innanzi a tutti
aprendo su quella spiaggia la serie dei morti.
Aveva 20 anni.
La Patria
gli decretò una
medaglia d'argento
e il D'Annunzio lo celebrò
in versi mirabili nella
"Canzone dei trofei" Non
egli è sulla bara che inghirlandi
verginità del primo sangue sparso!
Ne bevano le sabbie un più gran flutto
ma pur quel primo che sembrò si scarso
risplenderà sul giubilo e sul lutto
più vermiglio e più fervido a Colei
che sa piangere gli eroi col viso asciutto. |
Sandro
Pastorino
Salerno
28/2/1882 - 27/1/1952
Valente commediografo, ispirato
poeta,
scrittore e illustre docente salernitano,
non restò estraneo ai
richiami dell'arte,
rivelando ben presto attraverso
varie opere, spiccate doti di letterato.
Sandro Pastorino, a soli 20 anni,
pubblicò il romanzo "Melia Beni".
Nel 1910 esordì con una tragedia
"La congiura dei baroni"
nella quale si riscontra
un profondo
senso artistico.
Il Collegio dei docenti della
scuola media
di Calcedonia volle intitolargli la scuola
col parere favorevole
dell'amministrazione
comunale di Salerno.
Le Opere
Melia
Beni (Romanzo)
La congiura dei baroni (Tragedia)
Barbarossa (Poema tragico)
La gaietta di Trebisonda (Melodramma)
La sposa nell'ombra (Melodramma)
La statua di Diogene (Dramma)
Contro di noi per noi stessi (Commedia)
Il bacio del frustino (Commedia)
Il rivale di se stesso (Commedia)
I legionari del solco (Commedia)
Quelli che non vivono (Commedia)
Il cibo degli dei (Commedia)
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